sabato 31 agosto 2013

Il torace a ridosso dell'erba, il collo chino al cielo. Nelle pupille le faville delle nuvole, dove sono passata? Un ricordo, di una bocca e di tentacoli, mi tirano le braccia, terribile piovra spalancata su di me. Violacea e gelida, spunti da un turbine sotterraneo, non sapevo, non sapevo mi seguissi. Percorrerò più svelta le vie di terra di più sicure, andrò in alto, ai monti, dove le grotte sono difficili e i ventri più ostili e duri. Non potrai trovare terriccio morbido per te, per farti affiorare. Troverai una parete glaciale, così per te così come per me. Resterò con gli occhi blu al sicuro, fino alla prossima aquila, e allora dove andrò..

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